Intervista a Roberto Costanzo, nominato Expert Advisor di sciabola per la Federazione giapponese

Intervista a Roberto Costanzo, nominato Expert Advisor di sciabola per la Federazione giapponese

Pochi giorni fa è stato ufficializzato il conferimento dell’incarico di “Expert Advisor” di sciabola al lametino Roberto Costanzo per conto della Federazione Giapponese. Un mandato che arricchisce ancora una volta la sua carriera già fruttuosa e inorgoglisce l’intero movimento schermistico calabrese. Con l’occasione lo abbiamo intervistato per approfondire la sua storia, lo sviluppo del suo percorso e raccogliere i consigli maturati nei tanti anni di esperienza nazionale ed internazionale.

Roberto, intanto auguri per l’incarico ricevuto: è una grossa responsabilità

Grazie! E’ assolutamente inaspettato, devo dire la verità, e per questo mi fa ancora più piacere; anche perché a livello di cultura giapponese vuol dire tanto: loro sono attenti osservatori.

Sarà interessante approfondire questo aspetto, ma prima ancora ti chiedo di presentarti e raccontare come è cominciato il tuo cammino nella scherma, fino ad arrivare ad oggi e ai traguardi raggiunti

Mi sono avvicinato alla scherma (ed anche al tennis) dall’età di 6 anni perché il Maestro Armando Ruffo era mio zio. Ho fatto attività agonistica fino ai 18 anni e successivamente mi sono dedicato all’arbitraggio. Nell’82 ho fatto gli esami arbitrali Nazionali e dopo tre anni-quattro anni mi hanno proposto per quelli di Arbitro Internazionale. La mia carriera quindi si è sviluppata da lì, facendo diversi Campionati del Mondo (Giovanili, Assoluti, Europei), fino alle Olimpiadi di Atlanta del 96.

La tradizione italiana peraltro, visto il consistente numero di Arbitri e per dare a tutti la giusta opportunità di partecipare ai Giochi Olimpici, prevede una regola non scritta per cui fatta un’Olimpiade non se ne può fare un’altra. Quindi, dopo Atlanta, l’allora Presidente FIS Antonio Di Blasi mi ha proposto di entrare in Consiglio Federale con lui e sono stato eletto.

Ho rivestito l’incarico di Consigliere Federale fino al 2004. Intanto nel 2000 sono entrato nella Commissione Arbitrale Internazionale e sono stato uno dei quattro designatori arbitrali alle Olimpiadi di Atene. Dopo una pausa dovuta al ricambio elettorale, nel 2012-2013 il Presidente allora in carica – Giorgio Scarso – mi ha riproposto per il Consiglio Federale. In questo caso però gli prospettai una soluzione diversa, perché nel frattempo mi ero reso conto che c’era bisogno di una figura federale che potesse curare sia i rapporti internazionali che arbitrali, colmando un vuoto istituzionale rilevante. Avendo esperienza diretta nell’ambito, cominciai a svolgere questo ruolo avviando una attività sperimentale che – nella pratica – risultò essere utile ed importante, tanto da essere da esempio per le altre Federazioni che hanno cominciato ad emularci.

Ho svolto questo incarico in modo continuativo fino all’ultima elezione ed attualmente il prosieguo era al vaglio della nuova Dirigenza. Nel frattempo ho ricevuto una chiamata dalla Federazione giapponese che mi chiedeva se avessi intenzione di svolgere questo ruolo per loro.

La cosa mi ha colpito molto e ne sono stato soddisfatto e orgoglioso. Dopo alcuni colloqui con lo staff federale e tecnico ho deciso di accettare.

Spiega più nello specifico cosa andrai a fare con la Federazione giapponese.

Ho un incarico di Expert Advisor, ossia Consulente Esperto per la sciabola. Andrò a supportare lo staff tecnico sia proseguendo con loro il lavoro che stavo facendo sul piano internazionale, sia esportando quel know-how che abbiamo come Federazione Italiana, in termini di consigli dal punto di vista tecnico e organizzativo. E’ un ruolo prettamente tecnico con diramazioni internazionali. La stessa cosa che facevo in Italia ma con compiti un po’ più ampi.

Dunque, come dicevi, i giapponesi sono attenti osservatori ed evidentemente avranno riconosciuto la tua professionalità quando ti occupavi della curatela dei rapporti internazionali per la FIS.

Questa è la chiave di lettura. Per tradizione loro sono un popolo piuttosto chiuso, però la cosa importante, secondo me, è che chi frequenta l’ambiente internazionale osserva tante cose: come ti comporti, come ti relazioni con gli altri, i risultati che vuoi portare, se effettivamente fai bene o fai male… E poi alla fine ti giudica. Il fatto che la federazione giapponese abbia visto in me una figura da poter inserire in tutto il team e che possa portare giovamento o qualcosa in più rispetto a ciò che ha già è una cosa che mi fa molto molto piacere. Quindi, la chiave di lettura che do – e che è la cosa che mi dà più soddisfazione – è proprio questa: che in un panorama mondiale internazionale siano venuti a cercare proprio me.

Sì, chiaro. Poi è anche evidente come non solo da parte tua, ma anche a livello della tua famiglia e, in senso ampio, a livello di Gruppo Schermistico Arbitrale lametino risalti, oltre alla passione, una professionalità riconosciuta a livello internazionale.

Si anche questo. Credo sia un insieme di cose. Per fortuna anche i miei figli sono apprezzati, così come gli altri Arbitri lametini, perché vuol dire che c’è una impostazione di lealtà, correttezza e di educazione che nel mondo Internazionale conta moltissimo. Quindi anche questo. Credo che la cosa che mi ha permesso di relazionarmi con i giapponesi sia proprio una valutazione ed un tirare le somme (benché a distanza) del lavoro che mi hanno visto svolgere in tutti questi anni.

Nel tempo, nonostante i tuoi incarichi di rilievo nazionale ed internazionale, sei sempre stato spesso e volentieri presente alle gare regionali. Ora che la tua presenza in Calabria sarà, immagino, minore e che la vedrai più dall’esterno, quale futuro ti immagini per la scherma calabrese e che consigli hai per lo sviluppo del movimento regionale.

Per dir la verità questa nuova esperienza non mi impegnerà molto più di quanto non fossi già impegnato per l’Italia. Con la Federazione Italiana ero già in giro per tutte le gare di sciabola in Coppa del Mondo. Sicuramente dovrò andare almeno tre volte l’anno in Giappone, ma per il resto continuerò ad operare dall’Europa e sarò sempre vicino alla scherma calabrese. In Calabria vedo che tutti quelli che stanno operando lo stanno facendo nel migliore dei modi possibili: c’è tanta gente, tanti giovani, che vogliono continuare questo tipo di lavoro e la cosa più importante è che ci sia continuità. La Regione sta crescendo anche perché c’è fame di conoscenza e voglia di apprendere dal punto di vista tecnico, per cui vedo un futuro roseo. Inoltre abbiamo un Delegato Regionale che ci mette tanta passione e che è riuscito più che mai ad avere una Calabria unita. Quindi il consiglio che do è quello di pensare non soltanto al proprio orticello, ma ad una Regione per intero, perché la crescita di una Regione fa crescere tutti i Club individualmente.

Che consigli daresti, invece, a chi ha voglia di intraprendere una carriera di tipo arbitrale?

Per quanto riguarda il discorso arbitrale il consiglio che mi sento di dare è che una volta intrapresa questa strada ci siano soprattutto tanta correttezza, lealtà, passione per portarla avanti e professionalità. Sicuramente servono anche gli aspetti di carattere prettamente tecnico, come la voglia di imparare sempre e distinguersi dagli altri in quelle che sono le decisioni e la gestualità. Ma quei valori lì, ossia la passione e la volontà di rimanere ad alti livelli, bisogna mantenerli. Un comportamento impeccabile non potrà che determinare dei successi sia dal punto di vista arbitrale che dal punto di vista del riconoscimento da parte della gente. Questo, al di là della carriera, è la cosa più bella che un individuo possa avere a livello personale. Essere ricordati così, per il comportamento e l’educazione, anche una volta che si smette, penso sia una soddisfazione personale che non ha assolutamente prezzo.

E poi tutto questo si riflette negli ideali di cavalleria, lealtà e garbo tipici del nostro sport che dovrebbero essere alla base della nostra vita. Grazie mille Roberto per il tuo tempo e ancora auguri per il tuo nuovo incarico.

Grazie a voi!

Ti piace, condividilo!

ULTIMI AGGIORNAMENTI CORRELATI